Sei pronta a lasciar andare il falso senso di colpa?

Il senso di colpa è una sensazione naturale, a volte però ci sentiamo in colpa anche quando non abbiamo fatto nulla di sbagliato oppure continuiamo a criticarci a lungo anche per un piccolo passo falso. In questi casi, il senso di colpa può diventare causa di alcuni problemi. Possiamo chiamare questo senso di colpa inappropriato o falso senso di colpa perché è un sentimento che si basa su una percezione errata: pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato quando in realtà non è così. Di solito, questa percezione è legata alla disapprovazione, reale o immaginaria, di qualcun altro.

Cos’è la colpa

La colpa è la sensazione o la convinzione di aver fatto qualcosa di sbagliato. Il senso di colpa deriva dall’aver tradito i nostri codici di comportamento. Gran parte di questi codici la impariamo durante la nostra infanzia. È una sensazione dolorosa, specialmente per quelle di noi che vogliono così tanto compiacere le persone (o almeno non creare conflitti). La colpa ha uno scopo: quando hai fatto qualcosa di sbagliato, il disagio di sentirti in colpa può aiutarti a cambiare e fare meglio in futuro.

Stai vivendo un falso senso di colpa?

Se hai tratti codipendenti, è probabile che ti assuma la responsabilità di cose che non hai fatto, problemi che non hai causato e circostanze o persone che non puoi controllare. E, di conseguenza, potresti sentirti in colpa, anche quando non hai fatto nulla di sbagliato.

Ti faccio un esempio.

La madre di Marina porta il suo cane, Spanky, dappertutto. E anche se il cane qualche anno fa l’ha morsa, Marina non ha mai obiettato quando sua madre porta Spanky a casa sua. Adesso però Marina ha avuto un bambino ed è preoccupata di avere un cane aggressivo intorno a suo figlio. Quindi, educatamente e con calma, ha detto a sua madre di non portare più Spanky quando viene a trovarla. Marina pensa che questo sia un confine comprensibile, ma sua madre si arrabbia e le grida: “Beh, cosa dovrei fare con Spanky? Non posso lasciarlo a casa da solo tutto il tempo! Perché sei così difficile? Reagisci sempre in modo esagerato!”. Dopo questa conversazione, Marina si sente in colpa e si domanda se non sia stata irragionevole. Successivamente, decide di chiamare sua madre e si scusa.

Le persone compiacenti e con tratti codipendenti sono suscettibili al falso senso di colpa. E questo si traduce in standard irrealistici  (perfezionismo), desiderio di evitare i conflitti, basare la propria autostima sul sentirsi amate o approvate, un forte desiderio di aiutare gli altri e una grande paura del rifiuto. La conseguenza è che ci sentiamo a disagio anche per cose che non abbiamo fatto, che non potevamo controllare o che non sono una nostra responsabilità.

Il falso senso di colpa è un problema perché ci impedisce di prenderci cura di noi. Come Marina, potresti sentirti in colpa quando stabilisci un confine o potresti sentirti in colpa quando fai qualcosa per te stessa, come prenderti un giorno libero o andare in palestra. Se ti senti in colpa in queste situazioni, è perché, ad un certo punto della tua vita, hai imparato che è sbagliato stabilire dei limiti e considerare i tuoi bisogni.

Sei sicura di doverti sentire in colpa?

Quando sei nel dubbio, come Marina, per vedere se la tua colpa è giustificata, prova a chiederti:

  • È davvero sbagliato ………… ?
  • Credo che questo sia sbagliato o è la convinzione di qualcun altro?
  • Direi ad un’amica che ………… è sbagliato?
  • La mia colpa è basata su aspettative irrealistiche su me stessa?
  • Sentirmi in colpa per ………… mi aiuta ad essere la versione più sana e più felice di me stessa?
  • Posso tollerare che qualcuno sia scontento di me se sto facendo ciò che è meglio per me?

Il senso di colpa può anche indurci a consentire o a incoraggiare inconsciamente l’altro a evitare le proprie responsabilità. In questo modo l’altro rimarrà dipendente. Diventa un circolo vizioso, quando ti assumi la responsabilità dei problemi, dei sentimenti o dei bisogni di qualcun altro, l’altro si sentirà autorizzato a scaricare le proprie responsabilità su di te. Se continuiamo a permettere certi comportamenti è perché pensiamo che sia nostro compito prenderci cura degli altri o rendere loro la vita più facile. E anche se questo suona come una cosa carina da fare, alla fine non aiuta davvero l’altra persona e ci fa sentire sconfitte, frustrate e in colpa perché non possiamo effettivamente risolvere i suoi problemi.

Come lasciar andare i falsi sensi di colpa.

Non lasciarti controllare dal falso senso di colpa. Non sei responsabile dei problemi, dell’infelicità, della rabbia e della sofferenza di tutti. Riconoscere questo ti può togliere un grosso peso dalle spalle. Non è sbagliato o cattivo prendersi cura di sé, dire di no, esigere di essere trattate con rispetto o lasciare che gli altri affrontino le conseguenze delle loro scelte.

Quando proviamo un falso senso di colpa, gli altri possono (intenzionalmente o meno) manipolarci perché compiacere gli altri allevia i nostri sensi di colpa. Marina può smettere di sentirsi in colpa se non lascia che sua madre porti il cane. Puoi smettere di sentirti in colpa se lavori tutto il fine settimana o non sei sempre disponibile o vuoi che le tue esigenze siano rispettate.

Puoi alleviare il tuo senso di colpa sfidandolo e riconoscendo che non c’era bisogno che ti sentissi in colpa. Ecco alcune domande che possono aiutarti a sfidare il senso di colpa basato sulla convinzione di essere responsabile per gli altri adulti.

  • In che modo sono eccessivamente responsabile?
  • Come il mio essere eccessivamente responsabile consente all’altro di evitare le proprie responsabilità?
  • Permetto all’altro di sentirsi in colpa?
  • Aiuto davvero la persona amata a risolvere i suoi problemi o a diventare una persona più responsabile, capace e indipendente?
  • Questo risolve i miei sentimenti di colpa e ansia oppure questi sentimenti ritornano più tardi?

Ti è permesso prenderti cura di te stessa, soddisfare le tue esigenze e fare ciò che è giusto per te. Se non lo fai, continuerai a sacrificarti per gli altri. Meriti di più!

 

(In sottofondo: Want Your Love; Stonebank, EMEL)

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